Bologna e la Magia
Passeggiate nei misteri più magici della città

Euro 10,00
Formato cm. 14,5x20,5 - Pag. 98 con foto in B/N
ISBN 978-88-99841-119

Facciata San Petronio

Antonio di Vincenzo applicò in San Petronio lo stesso stile usato dal matematico piacentino Gabriele Scovolaca o Stornaloco (esperto in numeri, esoterismo e cosmologia), per la costruzione del Duomo di Milano, ovvero la diagrammazione ad triangulum (basata sulla forma geometrica del triangolo) per l’elevazione del tempio.
Sovrapponendo gli studi di Gabriele Scovolaca all'architettura di San Petronio possiamo trovarne le analogie che sottintendono ad un piano di costruzione di tipo esoterico.

Fontana del Nettuno

L'impianto è di forma quadrata alla base, a rappresentazione geometrica del numero quattro, numero della stabilità, sottolineata dal sovrastante scoglio, simbolo della Terra che sostiene la verità e la perfezione.
Le sirene alla base dello scoglio sono le nutrici di una nuova speranza: dalle loro mammelle sgorga acqua come fosse il latte paradisiaco, nutrimento necessario all'evoluzione spirituale; ma esse sostengono pure le illusioni terrene, i piaceri del mondo, che attentano all'animo dell'uomo, contrastandone l'ascesa. Interviene allora l'intermediazione dei putti, che diventano un filtro tra il dio e l'uomo, il cielo e la terra.

Stregoneria

Gentile Budrioli non fu l’unica strega cittadina, l'elenco è molto lungo; ricordiamo, tra le altre, nel 1295, il rogo di due astrologhe, Morba e Medina. Nel 1373, invece, Giacoma aveva diagnosticato il malocchio ad una certa Agnese, da tempo ammalata. Dopo una cura a base di polvere di carbone, terra bianca, incenso, pelo d'asino e di gatto, vetro tritato, sterco di bue e cantasquiratto, ebbe come ricompensa un abito rosso e la condanna ad essere castigata pubblicamente prima di essere scacciata da Bologna.

Archiginnasio

Come pensare che un edificio come l’Archiginnasio possa contenere i simboli più segreti di Bologna? Eppure la sua storia racconta molto di più di ciò che la tradizione ufficiale tramanda.
L'edificio fu voluto nel 1561 da Pio IV Medici, come sede unificata e controllata dello Studio cittadino, e sorse nel 1562-63 con progetto di Antonio Morandi, il celebre Terribilia.


Il libro da portare con sè quando si vuole scoprire l'anima segreta di Bologna!